Written by 6:37 pm Storie di gare • 2 Comments

Non sempre serve una gara.

Lago di Varese

La mia amica e compagna di squadra Elena e’ una bellissima donna: solare, piena di vita, mamma, lavoratrice e runner.

Ogni giorno si divide e corre tra il lavoro, la famiglia e la casa e la sua grande passione e’ la corsa.

Elena corre per star bene, per divertirsi, perché dopo quella sgambata di 15 km si sente “nuova” in ogni senso.

È sempre presente ad incitare i suoi compagni di squadra anche quando fanno una tapasciata di beneficienza.

Mi ha spiegato che del tempo dell’orologio non le importa molto, preferisce magari farsi una foto all’arrivo piuttosto che uno sprint, ma quello che è certo è che Elena qualsiasi obiettivo che si prefigge lo raggiunge. Sempre.

Le scorse settimane aveva programmato una mezza a cui teneva molto, ma un susseguirsi di imprevisti e problemi fisici l’hanno costretta a un lungo stop.

Sentivo il suo sconforto tra i messaggi che ci si inviava. Non ha mollato: appena si è ripresa è ripartita con gli allenamenti e sabato 1 Giugno ha deciso di provare a fare il giro del lago di Varese, quello che il nostro Presidente ha calcato più volte per preparare la fantastica 100k del passatore.

È così, senza gara, senza medaglia all’arrivo, sfidando solo se stessa, Elena si è lanciata in questa avventura.

Correre 30k da soli in allenamento e’ difficile per chiunque, soprattutto per chi come lei non aveva in programma una maratona e non aveva sufficienti chilometri sulle gambe. Ma ha resistito: quello era solo un allenamento e ancor più una sfida con se stessa. La testa ce l’ha fatta. Elena, in un signor tempo, ha portato a termine l’allenamento e la sfida e oggi so che sta pensando alla maratona.

La testa ha abbattuto un muro, il classico muro che tutti noi ci costruiamo quando diciamo “non ce la posso fare”.

In quei 30 km chissà quante volte quel pensiero le sarà passato davanti. Ma è passato veloce come le nuvole soffiate dal vento.

Per Elena quei 30 km valgono più di una maratona!

Brava amica mia sei un esempio per tanti runners.

Non serve sempre avere una gara da disputare, a volte è bello costruirsi la sfida del momento.

Questa è la storia di una runner come noi, di una persona con una testa così forte che adatta il fisico alla volontà, testimonianza che la corsa non è solo talento ma soprattutto volontà. “Impossible is nothing“.

Pic bt Maxalari @ Flickr.

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