Nel mondo delle super shoes, ogni grammo, ogni millimetro e ogni dettaglio può fare la differenza tra un nuovo record personale e un’occasione mancata. Con la Adizero Adios Evo 2, Adidas punta al massimo: creare una scarpa che sia sinonimo di velocità assoluta.
Ma è davvero così rivoluzionaria? E soprattutto: è adatta a tutti?
L’abbiamo provata a fondo per capirlo.
Indice Articolo
- Scheda tecnica
- Prime impressioni: un missile sotto i piedi
- In corsa: reattività pura
- Differenze rispetto alla Evo 1
- Pro e contro
- Per chi è davvero?
- Conclusioni
Scheda tecnica
- Peso: 138g (taglia 42⅔) e 152g (taglia 44⅔) la misura pesata da noi
- Drop: 3 mm
- Stack: 39 mm (tallone) – 36 mm (avampiede)
- Intersuola: Lightstrike Pro + piastra in carbonio
- Suola: Continental™ ad alta trazione
- Tomaia: mesh monostrato ultraleggero, minimalista
Prime impressioni: un missile sotto i piedi
Appena le prendi in mano capisci che non sono scarpe normali. Il peso è quasi inesistente, la tomaia è più simile a un foglio tecnico che a un materiale tradizionale, e ogni dettaglio è pensato per un solo scopo: correre forte.
Indossandole, la calzata è aderente, quasi come una seconda pelle. Nessuna imbottitura, nessuna concessione al comfort “casual”: la Evo 2 vuole spingerti, non coccolarti.
In corsa: reattività pura
Abbiamo testato la Evo 2 su diverse distanze: 10K, mezza maratona e sessioni di ritmo gara maratona. Il feedback è chiaro: è una delle scarpe più reattive mai provate.
- L’intersuola restituisce energia in modo esplosivo.
- La transizione tacco-punta è fluida e potente.
- La piastra in carbonio entra in gioco in maniera progressiva: non ti sbilancia, ma ti spinge.
Tuttavia, è anche una scarpa impegnativa. Serve una buona tecnica, una cadenza alta e stabilità nella parte centrale del piede. Non è fatta per chi tende a tallonare o ha una biomeccanica inefficiente.
Differenze rispetto alla Evo 1
Rispetto alla Evo 1, la Evo 2 mantiene la filosofia estrema ma corregge alcune criticità:
- Più stabile, pur restando una scarpa “racing”
- Leggeri rinforzi nella tomaia, per una calzata più sicura
- Stessa leggerezza, ma con un feeling più controllabile
La sensazione generale è di una scarpa più raffinata e “usabile”, pur rimanendo esclusiva.
Pro e contro
✅ Punti di forza
- Reattività eccezionale
- Peso piuma
- Trazione efficace su asfalto asciutto
- Ideale per gare dai 5K alla maratona
- Look racing puro: si nota, si sente, si vive
❌ Limiti
- Poco adatta a runner “di medio livello”
- Tomaia delicata: usura rapida se usata troppo
- Comfort minimo: non è una scarpa da allenamento
- Grip sul bagnato pessima
- Prezzo elevato (500€)
Per chi è davvero?
La Evo 2 è una scarpa estrema per runner evoluti. Se sei un atleta sotto le 3 ore in maratona, o un agonista su distanze brevi, può darti quel 1–2% in più. Se sei alla ricerca di una super shoe più versatile e comoda, meglio orientarsi su modelli come Adios Pro 4, Nike Vaporfly 4 o ASICS Metaspeed Sky+.
Conclusioni
“La Evo 2 è come una F1. Serve talento, controllo e determinazione per domarla. Ma se hai le gambe, ti porterà lontano. Velocemente.”
Non è la scarpa per tutti, ma per chi la sa usare, può rappresentare un’arma da podio.
Con questa seconda versione, Adidas ha trovato un equilibrio migliore tra leggerezza e stabilità, rendendola più “umana” ma sempre terribilmente veloce.
Dove acquistarla
Disponibile in quantità limitate, soprattutto nei lanci drop di Adidas e in alcuni rivenditori selezionati con Top4Running.it con il nostro sconto esclusivo usando il codice “escoacorrere“. Prezzo consigliato: €500, ma spesso va sold out rapidamente.
Chi ha scritto questo articolo?
Sono Simone Luciani, Running Coach certificato UESCA e nutrizionista sportivo abilitato in UK. Alleno le persone a trovare la propria migliore versione attraverso l’atto trasformativo della corsa. Sono un’atleta da oltre 20 anni, spaziando dal mezzo fondo fino all’ultra maratona. Puoi leggere di più su di me qui.
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