Il capodanno è un po’ come nella maratona quando arrivi ad un check point (solitamente ogni 5 km).
La gara non è finita, ma quel passaggio conta. Eccome se conta. Guardi l’orologio, blocchi il tempo per segnarti il parziale, fai i tuoi calcoli e valuti come è stato il tuo percorso fino a li. Il tutto mentre sei ancora in piena corsa. Questo si che si chiama multi-tasking.
A ogni check point sei ancora in tempo a rimetterti in sesto se fossi troppo lento o troppo veloce. Quel passaggio può essere vitale e ti può salvare la maratona. Prima ti accorgi degli errori e meglio è.
I check point iniziali solitamente si prendono un po’ più alla leggera. “Tanto manca tanto, è ancora presto.”
Poi arrivi a quelli a metà Maratona e inizi a vedere le cose diversamente. Ogni check point ha un valore sempre più importante. Più vai avanti e meno hai margine per cambiare la tua gara. Calcolare il passo diventa un po’ più difficile, complice la stanchezza. E’ qui che esce fuori il vero maratoneta.
Il nuovo anno è un po’ cosi. O almeno lo dovrebbe essere. Alla fine la vita è una bellissima Maratona.
Ecco il checkpoint 2016. Guardo l’orologio, faccio due calcoli, cambio ritmo e mi urlo, forza Simo.
Buon 2016 a tutti! Che sia un anno pieno di emozioni.
PS. Vi lascio con questo video favoloso dei fuochi d’artificio di fine anno più belli del mondo.