Written by 10:52 am Gare, Pensieri di corsa

Corricossato 2015

Un paese molto grande, una città molto piccola, un dormitorio, un luogo insignificante, un luogo perfetto per crescere dei bambini, una delle poche città in Italia con i marciapiedi ovunque, un paese ricco, un ex paese ricco, un tuffo negli anni 70, un paese senza centro, un pese senza storia.

Ho elencato alcune delle definizioni sentite in questi anni di Cossato. Sui cossatesi, riporto la definizione che più mi piace tra quelle sentite, ossia che “sono dei cinesi con gli occhi dritti”. Dediti molto al lavoro, soprattuto negli anni passati di prosperità industriale, poco dediti alla socialità.

Io sono nato e cresciuto a Cossato e ci ho vissuto sino ai 15 anni. Ieri sera ho corso la Corricossato 2015 per la prima volta, una sgambata di 6 km giusti giusti per le vie e sopratutto i vicoli della città. Con qualche migliaio di persone per strada tra runner, amatori e amici.

Questo post non parla della corsa in sé, che vi consiglio se siete della zona per l’atmosfera di festa che si respira, ma di tre cose che ho pensato ieri correndo.

  1. Se fai una corsa in un luogo in cui sei cresciuto e che ha significato moltissimo per te, resterai probabilmente stupito e azzarderei a dire deluso. Sono passato di fronte ad una piazzetta che è diventata da parcheggio auto a piazzetta dopo che io e altri amici siamo andati a chiedere al sindaco (che nonostante avessimo 12 anni ci ha ricevuto e ascoltato, ndr) di chiuderla per permetterci di pattinare e giocare a hockey. Ho ricordi confusi di quel posto e passandoci davanti ieri tutto è stato offuscato dal fiatone e da quel simpatico bruciore allo sterno che senti quando sei al limite dello sforzo. Mi aspettavo un piacevole e delicato ricordo, di fronte alla casa natia della mia adolescenza, non l’ho sentito nemmeno da lontano.

2. Se fai una corsa in un luogo in cui sei cresciuto e che ha significato moltissimo per te, scopri dei posti che non conoscevi o non ricordavi. Ad esempio, che il sentiero della TINVAL, della quale vi invito a leggere la storia al link pubblicato, esce dove non ricordavi uscisse, nonostante tu l’abbia fatto mille volte. Te ne eri dimenticato. O che esiste una stradina nascosta in un quartiere che nonostante tu abbia girato la città in bici o a piedi in ogni millimetro ti era sfuggita. E un po’ te ne dispiace, ti senti straniero anche se 200 metri prima ti sentivi ad un passo da casa.

3. Se fai una corsa in un luogo in cui sei cresciuto e che ha significato moltissimo per te, ad un certo punto quando manca poco all’arrivo salta fuori tua madre che non ha mai corso e probabilmente mai correrà ma ti si mette di fianco e ridendo dice “corro anche io con te” e lo fa davvero per alcuni metri nonostante abbia i tacchi.

 

Grazie Fish (senza braghette e canotta ma in versione tifoso/fotografo) per la foto.

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