Franco è già in Calabria, a Diamante, anzi mentre scrivo chissà quanto è già sceso ancora verso sud. Va più veloce di un treno e ha anche il tempo di scattare foto bellissime e inviarci racconti come questo che potete leggere. Grande Franco! Continua così. Questo giro d’Italia in solitaria ci sta appassionando.
Partito da Pozzuoli dopo aver incontrato un carissimo amico di Como (Pietro, insieme abbiamo fatto la staffetta Como- Roma e un pezzo del cammino di Santiago del nord) ho subiti affrontato un bel salitone che porta a Posillipo, panorama fantastico su Napoli.
Arrivato a portici è scoppiato un uragano, pioggia torrenziale e vento fortissimo, più di una volta ho dovuto appoggiare i piedi per terra per ancorarmi.
A causa della forte acqua e non potendo consultare la cartina ho sbagliato strada, invece che trovarmi sulla costiera amalfitana mi sono ritrovato a Nocera inferiore. Il lato positivo è che sono arrivato a Salerno facendo 40 km in meno.
Un riposo che è stato gradito. Da Salerno ho pedalato tutto in pianura attraversando località note come Palinuro per il mare e Eboli per il racconto di Levi.
Salerno mi ha stupito favorevolmente per la sua pulizia e per il suo lungomare.
La tappa di oggi che da Marina di Camerota mi ha portato a Diamante è stata bellissima e pesante.
Tante salite dure e lunghe dal livello del mare sono salito a 600 mt di quota, c’ero in giro solo io.
Ho scoperto poi essere nel parco del Cilento, a Vallo di Diano.
Salite a parte il panorama è unico, mare splendido. Paesaggi che ti fanno restare a bocca aperta. Ho avuto l’impressione di essere dentro un documentario della national geographic su chissà quali paradisi tropicali, invece ero sulle coste della bellissima e unica Italia.
Oggi ho tirato fuori l’ultima parte della carta geografica…sono arrivato in Calabria. Strada facendo molte persone mi incitano con clacsonate e pollice in su. Fa piacere!
Vai così Franco!!!!