Written by 9:41 am Allenamenti, Come migliorare nella corsa

Il ruolo delle fibre muscolari nella corsa: lente, intermedie e rapide

FIBRE MUSCOLARI

Quando si parla di corsa, spesso ci si concentra su parametri come il VO₂ max, la frequenza cardiaca o la soglia anaerobica. Tuttavia, il vero “motore” del nostro corpo è composto dai muscoli e, in particolare, dalle fibre muscolari. Comprendere come funzionano e come adattare l’allenamento alle loro caratteristiche può fare la differenza tra un runner qualunque e un atleta che sa davvero come ottimizzare le proprie prestazioni.

Fibre muscolari spiegate in meno di 2 minuti

Indice articolo

Le fibre muscolari: la base della performance

I muscoli scheletrici sono composti da tre tipi principali di fibre:

1️⃣ Fibre a contrazione lenta (tipo I):

  • Caratteristiche:
    Sono estremamente resistenti alla fatica, progettate per attività di lunga durata e a bassa intensità. Usano prevalentemente il metabolismo aerobico (ossigeno) per produrre energia.
    • Esempio: il tuo motore diesel per maratone o ultratrail.
  • Adattamenti all’allenamento:
    Con allenamenti di endurance, queste fibre diventano ancora più efficienti nell’ossidare grassi e carboidrati.
  • Fino a che età si sviluppano? Le fibre lente mantengono un’elevata capacità di adattamento durante tutta la vita. Con l’età, tuttavia, la loro efficienza può calare leggermente a causa della riduzione della capillarizzazione e della densità mitocondriale.
  • Buona notizia: Allenamenti aerobici come la corsa lunga e le sessioni di ritmo medio possono preservare e migliorare le loro funzioni anche oltre i 70 anni!

2️⃣ Fibre a contrazione rapida (tipo IIx):

  • Caratteristiche:
    Queste fibre generano una forza esplosiva, ma si affaticano rapidamente. Utilizzano principalmente il metabolismo anaerobico (glicolisi).
    • Esempio: il tuo turbo per uno sprint finale.
  • Adattamenti all’allenamento:
    Lavorano meglio con esercizi ad alta intensità, come scatti e pliometria.
  • Fino a che età si sviluppano? Le fibre intermedie sono le più versatili. Si adattano in base al tipo di stimolo ricevuto (aerobico o anaerobico). La capacità di modificarle diminuisce gradualmente dopo i 30 anni, ma rimane possibile anche in età avanzata con il giusto mix di allenamenti.
  • Focus: Questo tipo di fibra è il “jolly” che può essere allenato per migliorare sia la resistenza sia la potenza.

3️⃣ Fibre intermedie (tipo IIa):

  • Caratteristiche:
    Un mix tra le due precedenti. Possono essere allenate per diventare più resistenti (simili al tipo I) o più potenti (simili al tipo IIx), a seconda del tipo di allenamento.
    • Esempio: il cambio manuale che si adatta alle esigenze della corsa.
  • Adattamenti all’allenamento:
    Si specializzano a seconda dello stimolo ricevuto.
  • Fino a che età si sviluppano? Le fibre rapide sono le più sensibili all’invecchiamento. Dopo i 30-35 anni, la loro dimensione e funzionalità diminuiscono progressivamente, soprattutto se non vengono allenate. Il declino è dovuto principalmente alla perdita di unità motorie veloci (motoneuroni) legate al sistema nervoso.
  • Cosa fare? Allenamenti specifici come scatti, sprint in salita, pliometria e lavori di forza esplosiva possono rallentare il declino e persino migliorare la loro funzionalità fino a 60 anni o più, se si mantiene una routine regolare.

Perché le fibre rapide si perdono più facilmente?

Con l’età, il corpo tende a preservare le fibre lente, più utili per le attività quotidiane e di lunga durata. Le fibre rapide, meno essenziali per la sopravvivenza, sono “dimenticate” se non vengono stimolate regolarmente. Questo processo è accelerato da una riduzione nella produzione di ormoni anabolici come il testosterone e l’ormone della crescita.

Come adattare l’allenamento alle diverse fasi della vita?

  1. Dai 20 ai 30 anni:
    • Questa è l’età d’oro per lo sviluppo di tutte le fibre. Puoi combinare lavori di resistenza, forza e potenza per massimizzare i risultati.
  2. Dai 30 ai 50 anni:
    • Focalizzati sul mantenimento delle fibre rapide con sprint e pliometria, senza trascurare l’aerobico per preservare le fibre lente. Introduci lavori di forza regolari per prevenire la perdita muscolare.
  3. Oltre i 50 anni:
    • Priorità al mantenimento: esercizi esplosivi a basso impatto (come scatti brevi o salti controllati) e sessioni di forza con carichi moderati. Incrementa il volume aerobico per sostenere le fibre lente.

Distribuzione delle fibre: genetica vs allenamento

La percentuale di fibre lente e rapide nel corpo è in gran parte determinata geneticamente. Un velocista avrà naturalmente una maggiore percentuale di fibre di tipo II, mentre un maratoneta sarà più ricco di fibre di tipo I. Ma attenzione: l’allenamento gioca un ruolo cruciale nell’ottimizzare ciò che Madre Natura ci ha dato.

💡 Curiosità: Non possiamo “convertire” del tutto un tipo di fibra in un altro, ma possiamo modificare le proprietà delle fibre intermedie per renderle più vicine alle nostre esigenze di corsa.

Come allenare le fibre muscolari?

Ecco alcune strategie per lavorare in modo specifico sulle diverse fibre:

Allenamento per fibre lente (tipo I):

  • Attività: corsa lunga e lenta, interval training aerobico.
  • Esempio di seduta: 90 minuti a ritmo lento (60-70% del VO₂ max).
  • Benefici: maggiore efficienza metabolica, aumento della densità capillare e dei mitocondri.

Allenamento per fibre intermedie (tipo IIa):

  • Attività: fartlek, progressivi, tempo run.
  • Esempio di seduta: 10 km con progressione finale a ritmo gara.
  • Benefici: miglior bilanciamento tra resistenza e potenza.

Allenamento per fibre rapide (tipo IIx):

  • Attività: scatti, sprint in salita, pliometria.
  • Esempio di seduta: 8×100 metri al massimo con recupero completo.
  • Benefici: aumento della potenza muscolare e della velocità.

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L’importanza dell’equilibrio: evita il sovrallenamento!

Concentrarsi solo su un tipo di fibra può limitare le prestazioni complessive e aumentare il rischio di infortuni. Un programma bilanciato che includa lavori di resistenza, potenza e velocità è la chiave per sfruttare appieno tutte le fibre muscolari.

Esercizi extra: allenamento funzionale per tutti i tipi di fibre

Integra il tuo programma con esercizi mirati:

  • Plank dinamici per la stabilità muscolare (tipo I).
  • Balzi esplosivi per sviluppare le fibre rapide (tipo IIx).
  • Circuiti ad alta intensità per stimolare le fibre intermedie (tipo IIa).

Fonti scientifiche e letture consigliate

🔗 Conclusione:
Capire come funzionano le fibre muscolari non è solo una curiosità scientifica, ma un’arma potentissima per migliorare la tua corsa. Ogni passo che fai coinvolge il lavoro coordinato di fibre lente, intermedie e rapide: allenale tutte e vedrai la differenza! 🚀

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Chi ha scritto questo articolo?

Sono Simone Luciani, Running Coach certificato UESCA e nutrizionista sportivo abilitato in UK. Alleno le persone a trovare la propria migliore versione attraverso l’atto trasformativo della corsa. Sono un’atleta da oltre 20 anni, spaziando dal mezzo fondo fino all’ultra maratona. Puoi leggere la bio qui.

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