Written by 12:46 pm Gare, La Maratona, Maratone, Pensieri di corsa

La notte prima della Tokyo Marathon 2017

Ci siamo. La vigilia della mia quarta Major sta per concludersi. Tra poche ore sarò al nastro della partenza insieme ad altre trentamila runners, in una maratona totalmente rivista, con un percorso inedito.

Ieri abbiamo visitato l’Expo della maratona, con ritiro pettorale e tante foto di rito. L’expo di Tokyo è simile a quello delle altre maratone internazionali, pieno di brand dedicati alla corsa e tante promozioni, più o meno interessanti. La cosa che mi ha colpito é stata l’organizzazione nell’area ritiro pettorali. Ho completato l’operazione in 5 minuti. Ci sono oltre trentamila iscritti….

Ho fatto un piccolo video:

All’expo ho avuto modo di studiare un po’ meglio il percorso di gara e ho scoperto con piacere che l’altimetria è migliorata parecchio rispetto al 2016. L’organizzazione ha voluto velocizzare la gara, provando ad avvicinarsi a Londra e Berlino, diminuendo le salite e i tratti più lenti. Ho guardato il video del percorso e mi sono fatto forza beffando la mente: in macchina, 42 km si fanno in scioltezza 🙂 .

Altimetria Maratona di Tokyo 2017

Altimetria Maratona di Tokyo 2017

Come mi sento? Qualche amico me l’ha chiesto. Ho una sensazione strana, diversa dalle ultime maratone. Ho la tensione del grande evento e una voglia matta di correre con la consapevolezza di non avere nelle gambe il “tempone”. Il mio grande obiettivo in maratona è di abbattere il muro delle 2 ore e 40 prima dei 35 anni, ma qui a Tokyo sono arrivato con una preparazione a dir poco insufficiente e l’obiettivo è ridimensionato.

Ho percorso circa 80 km alla settimana di media nel mese di picco, quando di solito, nelle mie maratone migliori mi allenavo ad una media di 120 chilometri. C’è una differenza enorme, tanto da farmi pensare che se riesco a rimanere sotto le tre ore, compio un mezzo miracolo.

Confido nella testa. Parto con rispetto per la regina delle corse e per me stesso. Nonostante tutto sono qui e non temo la figuraccia. Me la gioco, a pugni stretti, perché il dolore non tarderà ad accompagnarmi. Lo so già. E questo forse è il mio vantaggio.

Corro a Tokyo e fatico ancora a crederci. E’ una città che mi sta riempiendo il cuore e l’anima. E’ una città speciale, unica. Posso dire senza esagerare che Tokyo per me è una delle metropoli più belle del mondo per tanti motivi. Sono davvero onorato di correre per le sue vie.

Ragazzi, è ora. Vado a mangiare e poi riposo. Domani la sveglia chiama alle 6. So già che tanto non chiuderò occhio, ma almeno ci provo. Se sarete ancora svegli seguitemi su Facebook. Saranno l’una di notte da voi quando partirò per la mia piccola grande impresa.

Arigato.

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