Written by 2:20 pm Pensieri di corsa, Trail Running

Non solo strada

Trail Running

Ultimamente il trail running, ossia la corsa nei boschi, sta prendendo piede anche nel nostro Paese. Me ne accorgo dall’attenzione che viene data a queste gare, dal fatto che i giornali di corsa hanno proposto una sezione apposita, dall’abbigliamento che viene venduto nei negozi di articoli sportivi e dal fatto che dialogando con i runners sono sempre di più coloro che manifestano il piacere di correre nei boschi.

Studi effettuati presso l’Università del Michigan (USA) o sull’arte giapponese del “shinrin-yoku”, ci dicono che camminare o correre nei boschi riduce i livelli di cortisolo – ormone dello stress- del 12,4% in più rispetto alla corsa in città e ciò grazie alle benefiche sostanze rilasciate dagli alberi e dalle piante.

Non serve leggere più di tanto questi studi, ma sperimentare direttamente i benefici effetti del trail running.

Correre nella natura rilassa, riduce lo stress, causa meno impatto fisico soprattutto alle articolazioni che vengono sollecitate in modo più soft, rinforza i muscoli prevenendo gli infortuni, ci impone lo sviluppo di muscoli e forza che sulla strada difficilmente esercitiamo, aumenta la capacità aerobica soprattutto grazie alla corsa in salita ed aumenta indubbiamente la concentrazione.

Correre nei boschi, infatti, impone molta più attenzione per impedire di incorrere in ostacoli quali radici, discese ripide etc. e correre ascoltando la musica, come spesso vedo fare sulla corsa su strada, può diventare pericoloso. Questo impone maggior consapevolezza con se stessi e conseguentemente una maggior presa di coscienza che ritornerà utile nella vita di tutti i giorni.

Nei boschi non siamo stressati dal crono perché si sa….li il tempo non esiste….ed allora la corsa diventa davvero una meditazione, una filosofia di vita.

Mi sono avvicinata da poco al trail e già mi appassiona. Almeno una volta la settimana mi alleno nei boschi e la mia corsa prende un’altra dimensione: tranquillità, benessere, consapevolezza del proprio corpo e dei propri limiti che ogni giorno vengono spostati avanti, smisurato feeling con la natura.

Conosco amici che faticano a correre su strada ma si fanno tantissimi chilometri nei boschi, atleti che chiamiamo “giganti” che si fanno le ultramaratone di trail e ci sono amici chiamati “I muscoli del Lario” che organizzano uscite serali come questa, per stare in compagnia, per divertirsi, per vivere ancora una volta l’emozione della corsa come fosse sempre “la prima volta”.

La Provincia 30 Aprile 2015

Pic by Ian Abbott @ Flickr

 

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