Written by 9:41 am Come migliorare nella corsa

Runners’ Blues Post-Gara: Cos’è, Perché Succede e 5 Consigli per Superarlo

Runner´s Blues

Dopo mesi di allenamenti durissimi e l’adrenalina della gara, ti svegli il giorno dopo e… boom! Ti senti un po’ vuoto, triste, senza energia. Tranquillo, non sei solo: hai appena incontrato il runners’ blues, un fenomeno comune tra chi partecipa a grandi eventi come maratone o mezze maratone.

Oggi scopriamo insieme cos’è, perché accade e, soprattutto, come evitarlo. Perché il viaggio del runner non si ferma al traguardo! 🏅

Runner´Blues

Indice articolo

Cos’è il Runners’ Blues?

Il runners’ blues è quella sensazione di malinconia o insoddisfazione che può colpire i corridori dopo una gara importante. È un mix di emozioni che va dalla stanchezza fisica al senso di vuoto emotivo, dato dalla mancanza di un obiettivo chiaro.

La scienza dietro il fenomeno

  • Durante una gara, il nostro corpo rilascia una valanga di adrenalina, dopamina e serotonina, i cosiddetti ormoni della felicità. Quando la gara finisce, il livello di questi neurotrasmettitori cala drasticamente.
  • Inoltre, passiamo da mesi di routine strutturata (allenamenti, dieta, focus) al “nulla”. Questo può creare un piccolo shock emotivo.

Ma non preoccuparti! È normale e temporaneo. 😉

Perché Succede?

Il runners’ blues non è solo una sensazione psicologica, ma un fenomeno radicato in processi biologici ben precisi. Ecco cosa succede dentro di noi quando finiamo una gara importante.

1️⃣ Crollo dei Neurotrasmettitori

Durante una corsa intensa come una maratona, il corpo rilascia elevate quantità di dopaminaserotonina e endorfine, ormoni che ci fanno sentire felici e motivati. È come se il cervello attivasse una “festa chimica”.

  • Dopamina: Regola la motivazione e il senso di ricompensa. Dopo la gara, i livelli calano bruscamente, lasciandoci demotivati.
  • Serotonina: Associata al buon umore e alla stabilità emotiva. Una diminuzione può portare a una lieve malinconia.
  • Endorfine: Le nostre “morfine naturali”, che riducono il dolore e ci fanno sentire euforici, tornano a livelli normali, lasciando una sorta di “vuoto”.

2️⃣ La Fatica Fisica Influenza il Cervello

Dopo una gara, il corpo entra in uno stato di stress da recupero:

  • I livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) possono rimanere elevati a causa dello sforzo fisico intenso. Questo può provocare irritabilità o difficoltà a rilassarsi.
  • Il sistema immunitario, spesso compromesso dopo una corsa lunga, contribuisce a una sensazione generale di debolezza e vulnerabilità.

3️⃣ Mancanza di Stimoli Obiettivi

Il cervello umano è programmato per cercare stimoli e sfide. Quando passiamo da un periodo ricco di obiettivi (allenamenti, dieta, preparazione mentale) a una fase senza un piano preciso, può scatenarsi una sorta di “crisi esistenziale” sportiva.

4️⃣ Il Ruolo della Motivazione Intrinseca ed Estrinseca

Il runners’ blues colpisce più frequentemente chi associa la corsa a obiettivi estrinseci (come il tempo finale o il riconoscimento sociale) rispetto a chi trova gioia nella corsa stessa. Quando il traguardo estrinseco svanisce, è facile sentirsi persi.

Come il Runners’ Blues Ci Influenza Emozionalmente e Fisicamente

Il risultato di questi processi biologici e psicologici può manifestarsi in modi diversi, tra cui:

  • Sbalzi d’umore: Si passa dall’euforia della gara a momenti di malinconia o irritabilità.
  • Senso di vuoto: Ti manca la routine degli allenamenti e il focus della gara.
  • Bassa energia: Il corpo richiede tempo per recuperare, ma la stanchezza può accentuare la sensazione di apatia.

Come Usare la Scienza per Superare il Runners’ Blues

Ora che sappiamo cosa accade nel nostro corpo, possiamo sfruttare queste conoscenze per riprenderci al meglio:

1️⃣ Supporta il tuo cervello con il giusto carburante:

  • Una dieta ricca di carboidrati complessi e grassi sani (come noci e avocado) aiuta a stabilizzare i livelli di serotonina.
  • Non dimenticare proteine per aiutare i muscoli a recuperare.

2️⃣ Stimola la produzione di serotonina naturalmente:

  • Attività come il camminare nella naturalo yoga o semplici momenti di meditazione possono aiutare a mantenere stabile il tuo umore.

3️⃣ Gestisci il cortisolo:

  • Dormire bene e ridurre lo stress (evitando allenamenti intensi per qualche giorno) aiuta a riportare i livelli di cortisolo alla normalità.

Come Evitare il Runners’ Blues? I Nostri Consigli

1️⃣ Prenditi una pausa attiva

Non c’è bisogno di smettere di muoverti, ma rallenta il ritmo. Fai una passeggiata, una lezione di yoga o un’uscita in bici rilassante. Il tuo corpo te ne sarà grato.

2️⃣ Fissa un nuovo obiettivo 🗓️

Non deve essere per forza un’altra maratona! Una gara locale, un trail o anche un personal best su una distanza più breve possono essere motivazioni perfette per ripartire.

3️⃣ Celebra il tuo successo 🥳

Guarda le foto, rileggi il percorso che ti ha portato al traguardo e condividi l’esperienza con amici o sui social. Hai fatto qualcosa di straordinario, meriti di celebrarlo!

4️⃣ Focalizzati sulla gratitudine 🙏

Ricorda perché corri. Non è solo per i tempi o per le medaglie, ma per come ti fa sentire. Torna a quei motivi e usali come energia per ripartire.

Un Traguardo è Solo l’Inizio

Il runners’ blues è normale, ma con i giusti accorgimenti può diventare un’opportunità per crescere, riflettere e pianificare nuovi sogni. 🏃‍♀️✨

👉 E tu? Hai mai provato il runners’ blues? Raccontaci nei commenti come lo hai superato!

Punti Extra: Il Valore di un Buon Recupero

Recuperare bene dopo una maratona o una gara importante è fondamentale per evitare cali fisici ed emotivi:

  • Idratati correttamente.
  • Segui una dieta ricca di nutrienti.
  • Concediti qualche giorno di relax totale (senza sensi di colpa!).

E non dimenticare: correre è un viaggio continuo, non solo una gara! 💪

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Chi ha scritto questo articolo?

Sono Simone Luciani, Running Coach certificato UESCA e nutrizionista sportivo abilitato in UK. Alleno le persone a trovare la propria migliore versione attraverso l’atto trasformativo della corsa. Sono un’atleta da oltre 20 anni, spaziando dal mezzo fondo fino all’ultra maratona. Puoi leggere la bio qui.

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