La corsa è dentro di me dai tempi dell’adolescenza: ho iniziato a correre perché alle medie ero il più bravo della classe nei 1000 metri. Qualche gara a livello regionale e i campionati nazionali di corsa campestre.
Poi il calcio ha inghiottito la mia attività sportiva.
Il 1° gennaio 2014, nell’anno dei miei trentanni, mi sono prefissato tre buoni propositi:
1) sposarmi, o comunque decidere quando farlo;
2) comprare una casa isolata, spaziosa e con giardino (magari nel mezzo di un bel bosco);
3) correre una maratona.
Esito di tutto ciò:
1) n.c.
2) Ho comprato un fantastico bilocale in centro città.
3) Il 30 novembre 2014 ho corso la mia prima maratona: Firenze in 3h55’, con meno di 3 mesi di allenamento alle spalle. Soddisfazione.
Corro perché ho bisogno di uno spazio di solitudine nel quale pensare.
O meglio così ho creduto e sperato all’inizio, perché ora corro con una squadra e con un gruppo di persone, il BiellaRunning, che accompagnano la mia solitudine, km dopo km.
Corro perché la corsa mi insegna ad apprezzare alcune cose molto naturali [a volte ovvie] ma intensamente importanti come la fatica, l’acqua e me stesso.
Basta ciance, leggi i miei post. E inizia a correre.